I trend estivi: com’è cambiato il turismo negli ultimi quattro anni6' tempo di lettura

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Il turismo è uno dei settori che ha subito maggiormente le conseguenze della pandemia.

Dopo la diminuzione delle misure restrittive, ancora molte persone non si sentono in totale sicurezza. Si è così trasformata la concezione del viaggio ‘tradizionale’. Per comprendere meglio, andiamo ad analizzare il cambiamento dei trend del turismo estivo e la nascita dei nuovi!

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Esperienza di viaggio tradizionale

Esperienze turistiche: la normalità

A partire dal 2018, il turismo italiano ha registrato un notevole aumento: in cima alla lista delle regioni più visitate ci sono state la Puglia, seguita da Emilia Romagna e Toscana. Nel 2019 si è confermato questo trend e tra le soluzioni scelte dagli italiani per il pernottamento, vi sono state il soggiorno in alberghi seguito dalle case e stanze in affitto. Tutto prenotabile alla portata di un click: segno di come internet sia lo strumento preferito per l’organizzazione di un viaggio, a partire dall’individuazione dei luoghi da visitare fino alla scelta delle strutture d’alloggio. 

Sebbene la percentuale dei viaggi sia stata in calo rispetto al 2018, l’Italia si è confermata come meta preferita e più visitata al mondo nel 2019, con ben 94 milioni di turisti stranieri. L’Italia è un Paese ricco di storia, cultura, bellezze naturalistiche, architettoniche e con delle particolari tradizioni gastronomiche, capace ogni anno di catturare le curiosità di milioni di visitatori.

Le città che più hanno incuriosito gli stranieri sono state Milano, Napoli, Roma e Bologna e allo stesso modo le città d’arte di Firenze e Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. Si tratta del trend del turismo esperienziale. 

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Turismo outdoor

Il turismo di prossimità

In piena pandemia Covid-19 e dopo mesi di lockdown, il trend dell’estate 2020 si è configurato in uno stile di viaggio più isolato. Limitato spesso ad un viaggio familiare, l’esigenza principale è stata quella del distanziamento sociale. Il trend del turismo è così stato quello del viaggio riservato ad una cerchia ristretta di pochi, preferibilmente negli spazi aperti.

È cambiata anche la modalità di spostamento: la bicicletta. A partire dal 2020 è infatti incrementato l’utilizzo di questo mezzo ecologico, che è diventato tra i preferiti. Tra le ragioni vi è la sicurezza del distanziamento sociale, ma anche la possibilità di stare a contatto con la natura o di fare sport, in prossimità.  

Un trend fondamentale nato  in questo periodo è stato il turismo locale. Ad esempio, sono tantissimi gli italiani che tra 2020 e 2021 hanno scelto di trascorrere le loro vacanze proprio in Italia; ciò è dovuto alle restrizioni da parte dei paesi esteri, ma anche alla questione del viaggio sicuro. Inoltre, questo ha permesso una riscoperta delle destinazioni vicine, spesso non prese in considerazione.

Neverending tourism, cos’è?

Un trend emerso nel 2020 ma che si sta consolidando sempre di più, confermandosi durante gli anni è il neverending tourism. Questa pratica consiste nel prolungare l’esperienza turistica nel tempo e nello spazio; il turismo diventa così ‘senza fine’ proprio perché si estende l’esperienza sfruttando gli strumenti digitali. 

Ciò può essere conseguito ad esempio offrendo contenuti online per incrementare la conoscenza di una città e dei luoghi da visitare nel pre-viaggio oppure seguendo un corso culinario legato a quel territorio come post-viaggio. L’obiettivo è quello di stringere ancora di più il legame tra il viaggiatore e la destinazione che esso visita. 

Workcation: lavoro o vacanza?

Entrambi! Con questo trend, nato nello scenario del turismo durante la pandemia 2020, si potrà lavorare in un luogo di villeggiatura.

Non a caso, il termine è la combinazione di ‘work’ e ‘vacation’:  un rapporto che si instaura tra il lavoro e la vacanza, grazie alla sempre più diffusa possibilità di lavorare da remoto. Ciò offre ai lavoratori la possibilità di alternare i momenti di smart-working ed essere produttivi a momenti di svago con escursioni e visite. 

Molti turisti, che nel 2020 hanno rinunciato alle loro vacanze, potranno così recuperarle ma senza rinunciare al lavoro. Questa modalità conferma ancora una volta come l’idea di viaggio sia cambiata, così come anche le abitudini di ogni persona.

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Turismo in sicurezza

Nel 2021 ha continuato ad essere al primo posto l’igiene e la sicurezza durante gli spostamenti. I viaggiatori volevano sentirsi protetti dal contagio ma allo stesso tempo non rinunciare a svaghi; per questo motivo sono state rafforzate le misure di sicurezza nelle strutture, ad esempio hotel e b&b. Vi è stata poi una maggior pulizia delle aree comuni, fornitura di gel igienizzante per mani e l’attuazione di politiche relative all’uso dei dispositivi di protezione individuale.

La soluzione al problema del distanziamento sociale è stata quella di incrementare l’uso di pagamenti contactless, check-in online e QR code, offrendo inoltre ai viaggiatori la rapidità tipica del self-service. 

Un altro fattore, riconducibile alle prenotazioni, riguarda la flessibilità. Questo permette ai viaggiatori di prendere decisioni sugli spostamenti con più tranquillità. Così, in caso di imprevisto e cancellazione all’ultimo minuto, vi è la possibilità di un rimborso o spostamento del soggiorno. Con questa modalità ci si sente anche più sereni a programmare viaggi, senza correre il rischio di perdere dei soldi. 

Le persone hanno poi continuato a prediligere e scegliere gli spazi all’aperto: è aumentato il trend dei soggiorni incentrati sull’outdoor.

Turismo 2022: come sarà?

Tra restrizioni governative e settimane passate in isolamento domiciliare, la priorità è diventata una sola: aria aperta.

Sarà “una stagione 2022 migliore della precedente per il comparto dell’open air nella Penisola […] con una previsione tra i 48 e 45,4 milioni di presenze – di cui circa il 54% di italiani”: questi i segnali incoraggianti che emergono dall’Osservatorio del Turismo Outdoor a firma Human Company in collaborazione con THRENDS.

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Glamping & Camping

Il turista sta riscoprendo le tematiche ambientali e la necessità di un maggiore contatto con la natura. Per questo, tra le tendenze che emergono nel settore, vi è una maggiore attenzione alla sostenibilità e al turismo outdoor.

Le previsioni prediligono la ripresa definitiva per il settore camping, village e glamping (quest’ultimo è una via di mezzo, in quanto si configura come un campeggio più lussuoso, con i comfort di un hotel).

Anche durante il BIT2022, la manifestazione di riferimento per il turismo in Italia, arriva la conferma per una stagione di turismo etico e sostenibile.  I trend saranno i cammini, spirituali e naturali; le vacanze all’aria aperta e l’orientamento alla modalità enogastronomica, che spinge alla scoperta dei luoghi caratteristici. 

Il pronostico per il turismo estivo di quest’anno è sicuramente positivo. La ripresa sembra essere definitiva: non ci resta che attendere l’arrivo dei viaggi organizzati e goderceli appieno!

Alice Di Pietro – Area Comunicazione

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